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Una delle più grandi conquiste femminili degli ultimi 60 anni è la libertà di scelta del proprio progetto di vita. Dal percorso di studi alla carriera lavorava, dall’abbigliamento al colore dei capelli, dal partner con il quale convivere e/o sposarsi alla possibilità di vivere da sole, fino a poter decidere se e quando diventare madre.





Lo hanno compreso profondamente i medici del Centro Palmer, Poliambulatorio situato a Reggio Emilia, con uno staff specializzato nel campo della ginecologia, ostetricia, diagnostica pre-natale, senologia e sterilità. Tra i servizi che il Centro Palmer mette a disposizione, è interessante sapere che è possibile accedere ad un costo accessibile all’Egg Freezing, pratica che consente di preservare la fertilità femminile affinché ogni donna possa avere libertà di scelta anche per quanto riguarda la maternità.

 “Oggi le donne possono scegliere di posticipare la ricerca di una gravidanza per motivi sociali, economici e di salute.

L’Egg Freezing, infatti, consente la preservazione della fertilità attraverso la Crioconservazione delle proprie Cellule Uovo (Ovociti),
da usare in tempi successivi.

Per poter sfruttare al massimo questa possibilità,
è importante che la donna effettui la Tecnica dell’Egg Freezing in una età compresa tra i 18 e i 35 anni,
quando la fertilità femminile è ancora elevata.

Come testimoniato da numerosi articoli scientifici, il Social Freezing non è più una metodica sperimentale
ma è una Tecnica di prevenzione a tutti gli effetti.”

– Centro Palmer –

Abbiamo incontrato la Dott.ssa Maria Grazia Torelli, Direttore Sanitario Centro Palmer Srl, portavoce di una campagna informativa sull’Egg Freezing rivolta alle giovani donne e che nasce dall’esigenza di contrastare un fenomeno preoccupante: la recessione demografica italiana.

Secondo i dati Istat relativi al 2018, infatti, gli uffici dell’anagrafe segnalano 140.000 nascite in meno rispetto a quelle fotografate un decennio prima, nel 2008. Per rendere più comprensibili questi valori numerici assoluti, è emblematico sottolineare che il 45% delle donne italiane comprese tra i 18 e i 45 anni non ha ancora avuto figli. Questo dato è paradossale se lo si confronta con quello che riguarda la volontà degli individui presi a campione: solo meno del 5%, infatti, dichiara che “l’avere figli non rientra nel proprio progetto di vita”.





Domande e risposte sull’Egg Freezing

Dott.ssa Maria Grazia Torelli, grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo della fertilità ha potuto constatare di persona i cambiamenti sociali, economici e di salute che hanno portato le donne a ritardare sempre più la maternità. Può fornirci un quadro più preciso della situazione italiana per quanto riguarda la scelta di diventare madri?

La tendenza a ritardare la maternità o a scegliere di non avere figli emersa dalle ricerche Istat, rappresenta un campanello d’allarme sociale che mette in evidenza, nella maggior parte dei casi presi a campione, l’impossibilità (e non la volontà) di pensare ad una gravidanza nella fascia d’età in cui la donna è maggiormente fertile. I giovani, infatti, escono dalla famiglia sempre più tardi (più del 50% dei giovani tra 20 e 35 anni vive con almeno un genitore) e si trovano a sperimentare percorsi di vita meno lineari rispetto al passato: questo, fondamentalmente, a causa delle condizioni economiche specifiche in cui gli stessi sono inseriti. Diventa quindi fondamentale preservare la fertilità femminile in una fascia di età in cui la donna è maggiormente fertile: possibilmente entro i 35 anni; comunque non oltre i 40 anni.

Eppure, per quanto questo sia un dato di fatto, si parla ancora troppo poco delle possibilità scientifiche che permettono di preservare la fertilità femminile. Come vi siete attivati al Centro Palmer per ovviare a queste carenze?

Per permettere alle donne della nostra regione di essere correttamente informate sull’importanza della preservazione della fertilità, abbiamo realizzato un Bus educativo che gira per le strade di Reggio Emilia. L’idea è nata dalla volontà di trasmettere questo importante messaggio a più donne possibile, facendo percorrere al Bus diverse zone in modo da incuriosire la gente che, vedendolo, si è attivata nel cercare delle informazioni sui servizi che offriamo tra cui c’è anche, ovviamente, l’Egg Freezing.





Abbiamo abbinato a questo messaggio, a completamento dello stesso, un materiale generico legato alla procreazione medicalmente assistita posto sulle pensiline delle fermate degli autobus della nostra città. Gli opuscoli informativi identificano l’obiettivo a cui il nostro centro punta da sempre: raggiungere una nascita.





Informare prima di tutto è un dovere per chi si occupa di Sanità. Noi attraverso questo mezzo di trasporto tutti i giorni incontriamo per le strade della nostra città centinaia di persone, utilizzatori e non di questo servizio. Accompagniamo a scuola gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori sempre a bordo di questo mezzo, che per noi è diventato via di comunicazione privilegiata soprattutto verso le generazioni più giovani. L’idea è piaciuta e ha avvicinato diverse persone al nostro Poliambulatorio per chiedere informazioni.





Può spiegarci in cosa consiste l’Egg Freezing?

L’“Egg Freezing”, letteralmente la crioconservazione della cellula uovo per motivi sociali, è una risorsa concreta cui le donne possono accedere sia per i motivi sopra-elencati sia per motivi prettamente medici. È il caso, infatti, di:

    • terapie e interventi potenzialmente demolitivi della riserva ovarica (patologie neoplastiche);
    • patologie che impoveriscono la riserva ovarica (come, ad esempio, l’endometriosi);
    • presenza di valori indicativi di ridotta riserva ovarica;
    • casi di familiarità di menopausa precoce in famiglia.

Il programma che porta alla crioconservazione degli ovociti si declina come una classica tecnica di fecondazione assistita e prevede:

    • Colloquio con uno specialista di medicina della riproduzione che prescriverà esami diagnostici e infettivologici volti alla valutazione dell’idoneità del soggetto.
    • Definizione di un protocollo di stimolazione ovarica il cui obiettivo è quello di recuperare un congruo numero di ovociti.
    • Prelievo degli ovociti realizzato in regime di day-surgery con una blanda sedazione.
    • Crioconservazione degli ovociti mediante tecnica di vitrificazione (un congelamento ultrarapido) e stoccaggio in azoto liquido (a -196 °C).

Cosa spaventa maggiormente le donne che si informano sull’Egg Freezing?

Quello che spaventa le donne nell’affrontare questo percorso è sostanzialmente il fatto di doversi sottoporre a un protocollo di stimolazione ormonale: a questo riguardo, ricordiamo che i farmaci sono utilizzati in dosi che, è stato dimostrato, non sono in alcun modo correlabili con l’insorgenza di patologie secondarie. In ogni caso, prima di iniziare qualsiasi  terapia, è fondamentale il colloquio con il medico che valuterà caso per caso la possibilità di accedere alla procedura.

Un altro ostacolo potrebbe essere rappresentato dal costo di accesso alla tecnica: nei centri privati, il prezzo da pagare oscilla tra i 6.000-10.000 U.S.D. degli Stati Uniti (dove peraltro, insieme ad Israele, la tecnica è molto più diffusa che nel resto del Mondo) ai circa 4.000 Euro dei centri di fecondazione assistita europei.

Coerentemente con la mission aziendale (che prima del trattamento dell’infertilità di coppia prevede la prevenzione e la diagnosi della stessa), il Centro Palmer di Reggio Emilia, da 33 anni operante sul territorio, ha deciso di realizzare un programma di egg freezing ad un costo sostenibile per quella  popolazione di donne interessate concretamente alla prevenzione della propria fertilità.

Perché è importante iniziare sin da giovanissime a pensare alla possibilità di preservare la propria fertilità accedendo alla procedura di Egg Freezing?

Crioconservare gli ovociti entro i 35 anni garantisce (mediamente) ottimi risultati qualora fosse necessario ricorrere allo scongelamento degli stessi: grazie alla tecnica di vitrificazione e successivo “thawing”, è possibile ottenere un tasso di sopravvivenza allo scongelamento di oltre il 90% che, sommato al tasso medio di fecondazione realizzabile con tecnica ICSI, si traduce in una percentuale di gravidanza cumulativa di circa il 50%. Cioè, lo stesso tasso di gravidanza ottenibile con ovociti vitrificati appartenenti, ad esempio, ad una donatrice di ovociti.

Quest’ultimo aspetto, senza dimenticare il concetto basilare di prevenzione, sarebbe da estendere in campagne informative: qualora una donna decidesse, infatti, di provare a concepire dopo i quarant’anni, andrebbe inevitabilmente incontro a ritardi e fallimenti con un aumento dei costi economici sia per sé che per il Sistema Sanitario Nazionale.

È doveroso, per concludere, che si informi la popolazione femminile circa le opzioni che l’innovazione scientifica rende oggi disponibili allo scopo di preservare la fertilità femminile a beneficio futuro.





Ringraziamo Dott.ssa Maria Grazia Torelli e tutta l’equipe del Centro Palmer per la disponibilità e le risposte fornite in questa interessante intervista. Per approfondimenti sulla fertilità femminile, CLICCA QUI e consulta la sezione “Lo sai che” a cura del Centro Palmer.
Hai domande, curiosità o considerazioni riguardanti l’Egg Freezing? Scrivi a info@magazinefemminile.it, commenta il post oppure contattaci in direct sulla nostra pagina Facebook e sul profilo Instagram.


In Italia è attiva la campagna informativa sull’Egg Freezing “Il Momento Giusto” a cura di Gedeon Richter, azienda farmaceutica specializzata nella salute e nel benessere delle donne in tutte le fasi della loro vita.

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