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Tutto sulla correlazione tra tiroide e infertilità femminile

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, ovvero la cui secrezione passa direttamente nei vasi sanguigni e linfatici, posizionata nella parte anteriore del collo tra la laringe e la trachea. Come tutti gli elementi che compongono il sistema endocrino, anche la tiroide ha una funzione specifica che consiste nel generare ed emettere nell’organismo gli ormoni tiroidei. Gli ormoni tiroidei permettono all’organismo di crescere, svilupparsi e regolare le sue funzioni durante tutto l’arco della vita. Se la funzionalità tiroidea è compromessa possono subentrare diverse problematiche, tra le quali l’infertilità.

Oggi ti portiamo a scoprire tutto quello che devi sapere sulla tiroide, le sue malattie principali, come influenza la fertilità femminile, gli esami da fare e come affrontare eventuali problemi a carico di questa piccola ghiandola





Cos’è la tiroide

La tiroide, come anticipato in precedenza, è una ghiandola endocrina di piccole dimensioni a forma di “cravattino” o di “ali di farfalla”, per citare le metafore più frequenti utilizzate per descriverla, formata da due lobi che abbracciano la gola e collegati tra loro da un istmo. Dietro ai lobi tiroidei si trovano le paratiroidi o ghiandole paratiroidee, che hanno come funzione principale il controllo del livello di calcio nel sangue.

La tiroide, per quanto sia di piccole dimensioni (misura appena 5-8 centimetri di lunghezza e 3-4 di larghezza e il suo peso è variabile, di solito 10-20 grammi negli adulti sani), svolge attività importantissime per il corretto funzionamento di tutto l’organismo oltre a giocare un ruolo fondamentale sulle variazioni dell’umore e del ciclo mestruale.

Gli ormoni prodotti dalla tiroide sono i seguenti:

  • Tiroxina (T4) e triiodotironina (T3): aiutano a velocizzare le reazioni metaboliche in diversi tessuti del corpo e aiutano a far sviluppare in modo corretto tutto l’organismo, sin dalle prime settimane di vita.
  • Calcitonina: utile per ossa e reni, aiuta a garantire il deposito di calcio nelle ossa riducendo la concentrazione plasmatica del calcio.

La tiroide è formata con un tessuto particolare, fatto di follicoli tiroidei le cui pareti hanno uno strato di tireociiti o cellule follicolari. Nei follicoli è presente la colloide, dove troviamo gli ormoni sintetizzati che vengono inviati nel corpo per soddisfare le esigenze previste. Tra i follicoli troviamo, invece, le cellule parafollicolari, che producono calcitonina, un altro ormone che serve a regolare il calcio.





Cosa si intende per ipertiroidismo e ipotiroidismo

L’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo sono due malattie della tiroide che, rispettivamente, indicano un aumento e una diminuzione dell’attività della ghiandola endocrina, con la conseguente produzione di ormoni in eccesso o in difetto rispetto alle esigenze del corpo.

Ipertiroidismo

L’ipertiroidismo è un disordine della funzione tiroidea, che provoca un’elevata produzione di ormoni, con conseguente aumento di attività metaboliche. I sintomi più comuni sono:

  • Tachicardia
  • Tremori
  • Nervosismo e ansia
  • Insonnia
  • Aumento della sudorazione
  • Debolezza muscolare
  • Perdita di peso nonostante l’aumento dell’appetito
  • Eccessiva intolleranza al caldo
  • Problemi intestinali con scariche non formate
  • Alterazioni del ciclo mestruale

Chi soffre di ipertiroidismo può notare un ingrossamento della ghiandola e anche sporgenza dei bulbi oculari. La malattia può essere provocata da noduli e altre malattie autoimmuni.

Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo, invece, è il contrario dell’ipertiroidismo: la ghiandola endocrina non produce abbastanza ormoni tiroidei per venire incontro al fabbisogno dell’organismo. I processi metabolici, in questo caso, sono ridotti e i sintomi più comuni sono:

  • Stanchezza perenne e sonnolenza
  • Pensieri, riflessi e loquacità rallentati
  • Pallore, secchezza e gonfiore della pelle e delle palpebre
  • Capelli fragili e assotigliati
  • Alti livelli di colesterolo nel sangue
  • Ciclo mestruale molto abbondante e irregolare
  • Aumento di peso nonostante la riduzione dell’appetito
  • Eccessiva sensibilità al freddo
  • Stipsi

Può essere provocato da problemi come l’insufficienza tiroidea, un’alterazione dell’equilibrio tra tiroide, ipotalamo e ipofisi, ma anche da malattie autoimmuni, carenza di iodio, interventi chirurgici e irradiazioni al collo.

Oltre a ipertiroidismo e ipotiroidismo, si può soffrire di altri disturbi e patologie a carico della tiroide, come noduli, gozzi, infiammazioni e anche tumori.





Tiroide e fertilità femminile, ecco perché sono collegate tra loro

Se con l’ipertiroidismo non sussistono problematiche particolari legate alla fertilità femminile, anche se entrambe correlate alla salute riproduttiva della donna, tutt’altro discorso vale per l’ipotiroidismo che può portare all’irregolare o mancata ovulazione e, di conseguenza, all’infertilità.

La situazione si complica in caso di tiroidite di Hashimoto, un’infiammazione che potrebbe compromettere sia la formazione della placenta sia l’impianto dell’embrione. Inoltre, alcuni studi evidenziano la correlazione tra malattie della tiroide e aumento del rischio di aborto.

L’ipotiroidismo, inoltre può essere la causa di un precoce invecchiamento ovarico, ovvero quando per qualità e quantità gli ovociti si riducono drasticamente prima del tempo e diminuiscono anche le probabilità di concepimento naturale, e la scomparsa delle mestruazioni prima dei 50 anni (menopausa precoce, anche se l’età della menopausa è influenzata anche da altri fattori non strettamente collegati alla funzione tiroidea).

Sicuramente in caso di ipertiroidismo e ipotiroidismo è bene seguire le indicazioni del medico per ovviare al disturbo di cui si soffre, anche se si cerca una gravidanza. In caso di ipertiroidismo diagnosticato i trattamenti riguardano terapia con iodio marcato e medicinali tireostatici o cure legate alla causa. In alcuni casi può anche essere necessaria l’asportazione parziale o totale della ghiandola. Invece, la terapia dell’ipotiroidismo si basa sul recupero della funzionalità ghiandolare, con somministrazione giornaliera per via orale di tiroxina sintetica, una terapia ormonale sostituiva per andare a correggere il quantitativo di ormoni tiroidei necessari all’organismo.

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Infertilità femminile: come capire se è colpa della tiroide

Nel caso in cui in famiglia siano presenti problemi di tiroide, se si sta provando ad avere un figlio e la gravidanza non si instaura ma anche nel momento in cui si pianifica il concepimento, è sempre bene confrontarsi con il medico/ginecologo.

Tra gli esami consigliati in età fertile sono infatti presenti quelli legati alle funzionalità tiroidee. Inoltre, si consiglia di informare il medico/ginecologo qualora siano presenti alterazioni nella risposta del proprio organismo. Sarà lui stesso a valutare quali esami di approfondimento eseguire o terapie intraprendere.

La funzionalità della tiroide può essere indagata attraverso semplici esami del sangue, utili a capire se si soffre si soffre di ipotiroidismo o ipertiroidismo, disturbi che interessano l’attività della ghiandola endocrina, oppure sottoponendosi a un’ecografia tiroidea, per individuare in modo precoce e tempestivo eventuali noduli.

Gli esami consigliati per tenere sotto controllo la tiroide

Sono diversi gli esami da eseguire per tenere monitorata la tiroide secondo le ultime linee guida:

  • Dosaggio dell’ormone TSH
  • Dosaggio dell’ormone fT3
  • Dosaggio dell’ormone fT4

Questi sono esami del sangue per cui esistono dei valori ritenuti nella norma. Di recente si preferisce intervenire anche in caso di valori troppo vicini alla soglia massima o minima, andando anche a ricercare anticorpi contro la tiroide, in particolare anticorpi anti-TPO, che possono indicare uno stato di infiammazione della ghiandola. Si tratta di esami non inclusi nella serie di indagini coperte dal Servizio Sanitario Nazionale in caso di sospetta infertilità. Inoltre, per prevenire e gestire i sintomi di disturbi alla tiroide è bene seguire un regime alimentare controllato ed equilibrato da un medico nutrizionista.

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