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Il mese di marzo è un momento cruciale per la lotta dei diritti delle donne, in cui si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’uguaglianza di genere e della parità dei diritti. È un momento opportuno per riflettere sulla situazione attuale delle donne e per continuare a lottare per un futuro migliore e più equo per tutte le persone, indipendentemente dal genere di appartenenza.

Gedeon Richter Italia, un’azienda farmaceutica sempre al fianco delle donne, ha organizzato di recente una tavola rotonda con la partecipazione di esperti del settore medico, scientifico e digitale, per porre l’attenzione sulla consapevolezza di sé e sui cambiamenti durante il periodo di crescita. In questo evento sono stati affrontati importanti temi, che riportiamo di seguito, e ti invitiamo a seguirci sui nostri social Facebook e Instagram per continuare a discuterne insieme alle lettrici di Magazine Femminile.

Gritness4All: Il Progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa di Gedeon Richter Italia per Promuovere l’Inclusione e l’Empowerment dei Preadolescenti

lo scorso 21 marzo, presso il Circolo Filologico Milanese, si è tenuto il convegno “L’Età di mezzo – Infanzia e preadolescenza, un terreno fertile per coltivare l’empowerment femminile”. Un confronto a più voci su tematiche quali la consapevolezza di sé e i cambiamenti nel periodo della crescita, che vedono proprio nell’empowerment femminile e nella Culture&Education i pilastri per generare un impatto positivo sul mondo.

Gedeon Richter Italia, a tal proposito, ha dato vita al progetto ‘Gritness4All, l’impegno di responsabilità sociale d’impresa della stessa azienda farmaceutica, che nasce proprio per la volontà di costruire una società più equa e inclusiva.

Maria Giovanna Labbate, Country Manager di Gedeon Richter Italia, spiega che l’obiettivo è investire sui preadolescenti, educandoli all’esistenza e all’accettazione della diversità.

“Quella di credere nei più giovani è una scelta consapevole. A questa età i ragazzi si trovano in una fase di forte cambiamento, ed è proprio questo il momento in cui sono più facilmente indirizzabili alla normalizzazione della diversità e all’abbandono della scorciatoia mentale dello stereotipo’’.

‘L’età di mezzo’: Il Libro di Gedeon Richter, BET SHE CAN e Carthusia Edizioni per Accompagnare i Bambini nella Scoperta dell’Affettività e della Sessualità

La voglia di portare a termine questo obiettivo è molto forte, tanto che Gedeon Richter insieme a BET SHE CAN, associazione che accompagna nella crescita bambine e ragazze, e alla casa editrice Carthusia Edizioni, hanno pubblicato il libro illustrato ‘L’età di mezzo, con l’obiettivo di rendere bambine e bambini sempre più consapevoli e aperti al confronto.

Il progetto si concentra sulla scoperta del mondo turbolento della preadolescenza e mira a introdurre l’affettività e la sessualità ai più giovani, ascoltando le loro esigenze, pensieri e paure e guidandoli verso una lettura consapevole di se stessi.

L’importanza dell’Educazione Sessuale secondo le nuove linee guida dell’UNESCO: Il CSE e gli Obiettivi ONU per uno Sviluppo Sostenibile

In un secondo momento l’attenzione si è spostata sull’educazione sessuale e sulla figura della ginecologa pediatrica e adolescenziale, senza dimenticare l’importanza dell’autodeterminazione di sé.

Dal 2018 è presente il CSE, comprehensive sexuality education, ovvero le nuove linee guida presentate dall’UNESCO per il diritto all’educazione sessuale dei più giovani. Lo scopo del documento è quello di stabilire delle relazioni umane positive, iniziando proprio dal superamento dell’educazione sessuale così come la conosciamo oggi. Il CSE, infatti, non considera l’argomento solo in materia di prevenzione ma si concentra anche sull’aspetto emotivo che comporta la scoperta della sessualità in un bambino.

Queste istruzioni dovrebbero essere seguite e rispettate in vista degli obiettivi ONU, da raggiungere entro il 2030, per uno sviluppo sostenibile. In Italia questo non accade, nonostante la consapevolezza che questo percorso sia un grande passo verso la maggiore conoscenza del proprio essere e dei cambiamenti che avvengono in noi.

‘’Un supporto all’educazione e informazione delle bambine e delle adolescenti potrebbe essere la ginecologa pediatrica e adolescenziale’’, afferma la Prof.ssa Bruni[i], che sostiene sia fondamentale l’introduzione della figura all’interno del nostro sistema sanitario perchè permette il collegamento tra pediatri e ginecologi, rendendo il loro confronto continuo.

Secondo quanto afferma la Dott.ssa Dei[i], è innegabile l’importanza di avere un punto di riferimento durante l’adolescenza, in grado di aiutare i giovani a comprendere al meglio i cambiamenti che avvengono in loro. Questo momento rappresenta infatti una fase di distacco dal proprio io e di apertura verso l’esterno, verso la considerazione delle emozioni degli altri.

L’Associazione Orlando, guidata dalla sua Presidentessa Samanta Picciaiola[i], riconosce che educare i ragazzi alla consapevolezza del proprio corpo, al confronto e alla rimozione dei tabù rimane ancora un compito difficile. Per questo motivo, l’Associazione ha creato la Tabooteca, un luogo in cui gli educatori possono accedere gratuitamente a materiali, giochi e strumenti per educare i giovani sulla sessualità e l’affettività. Inoltre, quando si parla di educazione sessuale e affettiva, non si può ignorare l’impatto che internet ha sulla vita dei ragazzi, poiché è una fonte di informazioni per tutti. Questo punto di vista è condiviso anche da Irene Facheris, che si occupa di formazione online e sui social, nonché nelle scuole e nelle università, incoraggiando una rivalutazione degli stereotipi. Dopo alcuni anni di lavoro in questo settore, Irene ha notato un grande cambiamento nei ragazzi, dimostrando una maggiore apertura mentale e consapevolezza.

Ruolo genitoriale e formazione: la sfida dell’educazione sessuale e affettiva

Durante il dibattito, le relatrici hanno suscitato alcune curiosità e grazie alle pertinenti domande della moderatrice Barbara Rachetti[i], sono state in grado di dissipare alcuni dubbi. Tra i vari temi toccati, l’importanza del ruolo dei genitori e della loro formazione è emersa come preponderante. Irene Facheris[i] ha ammesso che attualmente è difficile pensare ad interventi mirati all’educazione degli adulti. Per realizzarli, gli adulti dovrebbero essere disposti ad apprendere continuamente e mettersi sullo stesso piano dei loro figli, ma spesso questo non accade perché molti genitori non riescono ad abbandonare l’idea che il fatto di essere diventati genitori equivalga automaticamente ad essere in grado di farlo bene.

La correlazione tra alimentazione e ciclo mestruale: la riflessione della Prof.ssa Bruni e il rischio di ansia da prestazione nell’empowerment femminile

Spostandosi nuovamente dai genitori ai figli, la Prof.ssa Bruni ha discusso anche della correlazione tra nutrizione e ciclo mestruale e di come l’alimentazione possa influenzare la funzione riproduttiva femminile.

‘’Ultimamente si parla di precocità sessuale dettata da vari fattori, oltre che dalla nutrizione, anche da condizioni sociali. Oggi l’adolescente è in continuo confronto con l’idealizzazione del corpo perfetto e questo compromette l’alimentazione, che a sua volta comporta un disequilibrio nel rapporto tra sessualità e nutrizione, creando degli scompensi ormonali non indifferenti’’, afferma la Professoressa.

Infine, Barbara Rachetti ha stimolato la Dott.ssa Dei chiedendole di fare una riflessione sulla possibilità che l’eccesso di “spinta verso l’empowerment femminile” possa generare il rischio di ansia da prestazione ovvero: insegnare ai bambini di poter essere tutto ciò che vogliono, portando dei modelli di altissimo livello, possa creare in loro un meccanismo mentale che li induca a credere di “non aspirare al massimo” e a ritenere le loro scelte un fallimento. “In realtà’’, sostiene la Dott.ssa Dei, “è sufficiente trovare gli strumenti adatti per educare la propria autodeterminazione. Questi strumenti esistono, ciò che dovremmo fare noi adulti è indirizzare i ragazzi ad usarli al meglio, imparando ad ascoltare i loro bisogni e desideri nel modo più sincero.”

I temi dell’empowerment femminile e dell’educazione culturale sono ancora aperti a dibattito e sicuramente continueranno a essere discussi da Gedeon Richter Italia.

Intanto, se tu, cara lettrice, volessi soddisfare qualche curiosità o approfondire gli interventi di tutte le figure autorevoli che hanno partecipato alla Tavola Rotonda “L’Età di Mezzo” la registrazione dell’evento al seguente link ⇒ https://lnkd.in/dunMRwKD

A seguire le reference relative delle ospiti:

[i] Vincenzina Bruni, Professoressa Ordinaria di Ostetricia e Ginecologia e Presidente Onoraria di SIGIA – Società Italiana di Ginecologia della Infanzia e dell’Adolescenza

[i] Dottoressa Metella Dei, Medico specialista in ginecologia e ostetricia ed in endocrinologia, oltre che organizzatrice e docente dei corsi di SIGIA – Società Italiana di Ginecologia della Infanzia e dell’Adolescenza

[i] Samanta Picciaiola, Presidentessa dell’Associazione Orlando, impegnata nella lotta all’esclusione, alla diseguaglianza, alla marginalizzazione digitale e alla violenza contro le donne, e promotrice di Tabooteca

[i] Irene Facheris, formatrice, creator e presidente di Bossy, associazione no profit nata nel 2014 allo scopo di fare divulgazione su temi quali stereotipi di genere, sessismo, femminismo e diritti LGBTQ+

[i] Barbara Rachetti, giornalista, Disability Manager, runner, racconta storie di disabilità e inclusione

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