Vai al contenuto principale

Tutto quello che dovresti conoscere sull’apparato genitale femminile

La fisiologia dell’apparato riproduttivo femminile è un argomento che si affronta già alle scuole elementari, solitamente all’ultimo anno, quando con la maestra di scienze si affrontano le diverse strutture e funzioni del corpo umano. L’argomento viene poi ripreso anche in seguito, in altri cicli di studio. Peccato che, spesso, non venga dovutamente approfondito, andando ad alimentare una già lacunosa informazione scolastica riguardo l’anatomia umana. Eppure, dovrebbe essere fondamentale conoscere ogni singolo meccanismo che regola il nostro corpo, un organismo composto da cellule, che formano tessuti, organizzati in organi e apparati. Un insieme di connessioni che lavorano in sincronia con l’obiettivo di garantire la salute e la perfetta funzionalità di ogni elemento che costituisce una persona, e che la rende non solo in grado di vivere ma anche di generare la vita.

Oggi desideriamo porre l’attenzione sull’apparato femminile, un argomento che genera molta confusione quando, invece, dovrebbe essere una tematica da approfondire in diverse fasi della vita di una donna, soprattutto considerati i numerosi cambiamenti che subisce nel corso del tempo questa parte anatomica. Conoscere a fondo gli organi genitali interni ed esterni e prendersi cura del proprio benessere sessuale e riproduttivo, consente di fare una corretta prevenzione e assicurarsi una vita sessuale e affettiva serena, perseguendo sempre quella che dovrebbe essere la nostra priorità: il benessere di mente e corpo.





Cos’è e quali organi formano l’apparato riproduttore femminile?

Con il termine apparato riproduttivo femminile si intende l’insieme di tutti gli organi e strutture presenti nel corpo di una donna e che consentono l’accoppiamento e la riproduzione.

Si forma già nei primi momenti della vita dell’embrione, grazie alla presenza dei due cromosomi X, che determinano il genere femminile e lo differenziano da quello maschile, dove sono presenti un cromosoma X e un cromosoma Y.

In particolare, l’apparato riproduttore femminile è composto da strutture interne ed esterne. Delle strutture interne fanno parte due ovaie, l’utero, due tube, la vagina. Le strutture esterne, invece, sono composte dalle grandi labbra, dalle piccole labbra, dal clitoride e dal Monte di Venere. Questi sono gli organi genitali femminili che rendono possibile l’accoppiamento e il concepimento.

Nel momento in cui l’organo riproduttivo femminile raggiunge la maturità sessuale (intorno ai 12-13 anni con la prima mestruazione) la donna inizia la sua vita fertile e può avvenire la fecondazione e la conseguente riproduzione umana, attraverso il perfetto funzionamento degli organi che lo compongono.

Andiamo a scoprire nel dettaglio l’anatomia del sistema riproduttivo femminile.



Come è fatto l’apparato genitale femminile?

L’apparato riproduttivo femminile ha l’obiettivo di generare una nuova vita tramite la produzione e la fecondazione dell’ovocita, la più preziosa risorsa per la fertilità della donna, ed è formato da diversi organi.

Ovaio

L’ovaio è un organo posizionato appena sotto l’ombelico composto da due ghiandole a forma di mandorle, le ovaie (o gonadi femminili. Le gonadi maschili, invece, sono i testicoli), che a loro volta contengono i follicoli ovarici ovvero delle piccole sacche responsabili della produzione degli ovociti, della loro conservazione ed espulsione, e della produzione degli ormoni sessuali.



Ogni donna nasce con circa un milione di follicoli ovarici, ciascuno dei quali contiene un solo ovocita, la cellula indispensabile per il concepimento. Ogni mese in età fertile un follicolo si apre e rilascia un ovocita pronto per essere fecondato da parte dello spermatozoo. I follicoli ovarici non possono riprodursi nel corso della vita e, di conseguenza, con il passare del tempo il loro numero è in continua diminuzione. Al primo ciclo mestruale il numero è già dimezzato rispetto alla nascita e si stima che dopo i 35 anni si riducano in maniera drastica fino ad annullarsi completamente con la menopausa.

Conoscere la propria riserva ovarica è fondamentale se si desidera avere maggiori opportunità di diventare madre naturalmente ed è possibile stabilire la fertilità femminile con un esame medico che ha lo scopo di quantificare il numero di follicoli ovarici rimanenti.

Fisiologicamente per quantità e qualità i follicoli ovarici contenenti gli ovociti sono all’apice tra i 20 e i 30 anni, un’età in cui per diversi motivi (sociali, economici, lavorativi) difficilmente si è pronte a diventare madri. Per questo motivo è sempre più consigliato e frequente ricorrere in giovane età all’Egg Freezing: una pratica che consente la crioconservazione degli ovociti in età fertile, in modo da procrastinare la gravidanza al momento giusto e avere maggiori opportunità di diventare madre naturalmente in età più matura.





Tube di Falloppio

Le tube di Falloppio sono anche chiamate salpingi o tube uterine o trombe di Falloppio e, ancora, ovidutti. Fungono da collegamento tra l’ovaio (organo che produce gli ovociti da fecondare) e l’utero (l’organo sessuale femminile dove avviene l’impianto dell’ovulo fecondato e la sua successiva maturazione). Sono due tubi simmetrici che hanno il compito di catturare la cellula uovo che l’ovaio espelle durante l’ovulazione, aiutando e selezionando gli spermatozoi nel loro viaggio. Qui l’ovulo espulso può rimanere in vita per 16-21 ore, in attesa di essere fecondato da uno spermatozoo. È in questo organo femminile riproduttivo dove avviene l’eventuale fecondazione: in questo caso l’ovulo fecondato prosegue il suo viaggio attraverso le tube per arrivare dopo 5 giorni circa nell’utero. Altrimenti l’ovulo non fecondato è destinato a morire e ad essere espulso naturalmente con le mestruazioni.

Utero

L’utero è un organo cavo a forma di “pera capovolta” che si trova al centro del cavo pelvico e forma un angolo retto con la vagina. Nella cavità uterina l’ovulo fecondato si annida per formare una nuova vita, a livello dell’endometrio, la mucosa che riveste tale cavità. È nell’utero che l’embrione, prima, e il feto, poi, si sviluppano e crescono. È formato dal corpo, collegato con la tuba destra e sinistra, dall’istmo, che corrisponde al passaggio tra la cavità uterina e il collo uterino, dalla cervice o collo, che collega l’organo con la cavità vaginale. Attraverso il collo dell’utero passano il muco cervicale e le mestruazioni.





Vagina

La vagina è una cavità lunga 10 centimetri ed è l’organo destinato all’unione sessuale, ma anche il condotto attraverso il quale durante il parto passa il feto che sta per nascere: è formata da muscoli e membrane. Nelle donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali questa zona è chiusa da una sottile membrana elastica che si chiama imene. L’imene ha il compito di proteggere l’apparato riproduttore femminile da infezioni e agenti patogeni esterni e, solitamente, ma non sempre accade, viene lacerato in seguito al primo rapporto sessuale. La vagina è l’ultima parte delle vie genitali femminili.

Vulva

La vulva è l’organo che include al suo interno altre parti del corpo che compongono l’apparato sessuale femminile: sono organi genitali esterni femminili come il clitoride, le grandi labbra e le piccole labbra, il vestibolo vulvare, l’orifizio uretrale e l’orifizio vaginale. La vulva si trova sotto il monte di Venere, la parte sopra la sinfisi pubica, l’articolazione cartilaginea che mette in comunicazione il corpo del pube di destra e il corpo del pube di sinistra, collegando le due ossa pubiche.





Il benessere psico-fisico della donna dipende moltissimo dalla perfetta salute di tutto il corpo, compresa la sfera intima che è necessario salvaguardare in tutte le diverse fasi della vita. La ginecologia è la branchia della Medicina che si occupa dell’indagine e della cura dell’apparato riproduttivo femminile: visite periodiche e il tempestivo intervento medico possono prevenire e curare patologie e malattie che possono portare a pesanti ripercussioni sulla salute della donna e sulla sua fertilità.

Lascia un commento