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La tendenza del 2020? La BodyPositivity. Movimento nato nel 2010 grazie ad un gruppo di donne oversize che ha cominciato a postare le proprie immagini al naturale con l’intento di promuovere l’unicità della propria estetica, oggi rappresenta un vero e proprio simbolo di amore e accettazione di sé; difetti compresi.

Lo scopo è quello di ridefinire i canoni di bellezza puntando i riflettori mediatici su uno stile naturale e genuino, anziché artefatto. Ed è proprio con lo stesso proposito che Instagram, dopo la presa di posizione contro gli influencer che promuovono prodotti dimagranti e aver nascosto a tutti il numero di like di un post, ha deciso di vietare i filtri effetto chirurgia plastica colpevoli, secondo il portavoce della piattaforma Social, di danneggiare il benessere degli utenti.

Ecco dunque sparire effetti come Holy Natural (zigomi in evidenza, labbra gonfiate), Plastica (per un volto super-perfetto con ritocchi tipo filler), o FixMe (che riproducono sul viso i segni tipici di un pre-operatorio di chirurgia estetica). Tutti quei filtri colpevoli di danneggiare la reale percezione di sé, soprattutto per quanto riguarda le giovanissime, che invece di ispirarsi a modelli di bellezza irraggiungibile e artificiale dovrebbero imparare a guardarsi allo specchio e vedersi bellissime così come sono.

Qui entrano in campo, sempre sulla scia della filosofia del Body Positivity, influencer come Lili Hayim che mette in bella mostra le sue smagliature, la modella Marian De Vos colpita da vitiligine, un problema legato alla pigmentazione della pelle, e ancora bloggers che hanno imparato a mostrare con orgoglio le loro “curve”. Certo non basterà a cambiare in maniera significativa la versione oramai standardizzata di bellezza proposta dal Fashion System o dal mondo digitale, però è sicuramente un gran passo avanti verso l’opinione comune che siamo belle così, come madre natura ci ha fatte.

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